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Cesaro: le ultime indagini sulle collusioni camorristiche.

10/02/2013

Luigi Cesaro, deputato PDL per la Campania, sembra  sia destinatario di una richiesta di arresto da parte della procura antimafia di Napoli già al vaglio da un anno.
Non per la prima volta quest'uomo politico viene indagato.
Originario di sant'Antimo, ha iniziato la sua carriera politica nel PSI ed è quindi transitato in Forza Italia ed infine nel PDL.
Conosciuto col nomignolo di "Giggino a purpetta", è stato arrestato nel 1984 per i suoi rapporti con la Nuova Camorra Organizzata ed in particolare con Raffaele Cutolo, è stato quindi condannato nel 1985 a 5 anni di carcere e successivamente assolto per insufficienza di prove in appello: sentenza assolutoria confermata dalla Cassazione, malgrado già all'epoca il quadro probatorio, tra intercettazioni telefoniche e dichiarazioni di pentiti, apparisse più che suggestivo di un suo coinvolgimento.
Ora nel '91 il comune di Sant'Antimo è stato sciolto per infiltrazioni camorristiche ed è stato accertato il coinvolgimento di Cesaro, buon amico, tra l'altro, di Cosentino (attualmente escluso dalla lista dei candidati).
Nel 2008  Cesaro è stato indicato da un pentito come persona coinvolta nel business camorristico dello smaltimento dei rifiuti e dal 2011 risulta ufficialmente indagato per le collusioni con il clan camorristico dei casalesi.
A questo punto Angelino Alfano si è preoccupato di provvedere per lui alla approvazione di una deroga sul regolamento delle incompatibilità, sicché Cesaro può essere e, di fatto è, candidato.

Oggi il quotidiano La Repubblica dà  notizia della possibilità che vi sia una richiesta di arresto destinata al politico da parte della procura antimafia di Napoli, richiesta che sarebbe all'esame da tempo.
In realtà non sappiamo come potrà procedere la cosa: in effetti è anche comprensibile la cautela dei magistrati, considerato l'esito del primo processo e le inevitabili accuse di indagini ed arresti ad "orologeria" (puntuali queste ultime in periodo di campagna elettorale).
Diciamo che la sensazione è che, tutto sommato, l'esclusione di Cosentino dalle liste del PDL non abbia poi rappresentato questo grave torto ai clan camorristici, visto che ...

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