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Un pensionato di Napoli ha fatto ricorso contro il redditometro ed ha vinto!



La sezione di Pozzuoli del tribunale di Napoli ha emesso una sentenza favorevole al  ricorso presentato da un cittadino contro il sistema del redditometro, motivando così  il giudizio: il redditometro causa
"la soppressione del  diritto del contribuente e della sua famiglia ad avere una vita privata ed a poter gestire il proprio denaro".
Questa sentenza mette a nudo l'aspetto più delicato e controverso nella normativa che consente il controllo dei movimenti di denaro sui conti dei cittadini (lasciando peraltro a questi ultimi, in caso di rilievo di presunte irregolarità o anomalie l'onere di dimostrare la propria innocenza) vale a dire la violazione della privacy dei contribuenti.
Le voci di spesa che possono essere messe sotto esame infatti toccano tutti gli aspetti della vita di una persona: interventi e spese sanitarie, sessualità, spese scolastiche, vacanze ...
La sentenza del tribunale di Pozzuoli prescrive alla agenzia delle entrate di "non intraprendere alcuna ricognizione (...) di cessarla se iniziata (...) distruggere tutti gli archivi relativi".
Il sistema del redditometro presentato a gennaio dovrebbe partire con funzionamento effettivo a marzo prossimo, ma pare sia incompatibile con le leggi di tutela della privacy dello stato italiano ...

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