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Franco Battiato e la parolaccia

Come notavamo ieri a proposito del linguaggio pentastellato nel blog di Grillo, la parolaccia esercita un indiscutibile fascino sulla mente di moltissime persone: a Roma c'era una volta (ci sarà ancora probabilmente) un ristorante intitolato alla parolaccia, che si chiama proprio così ("la parolaccia") dove la gente si siede e paga apposta per trovarsi in un luogo molto "in" dove i camerieri ti bistrattano e ti insultano.

Una piccola perversione, voi mi direte, e bisogna darvi per forza ragione.

La parolaccia implica sì l'eccitazione della trasgressione, la rabbia della rottura, ma contiene anche una valenza di tipo vorremmo dire "sadico anale": in linguaggio tecnico si parla di "coprolalia" per riferirsi ad un sintomo presente in alcuni disturbi psichici caratterizzati da aggressività espressa verbalmente nella produzione di turpiloqui a getto continuo.

L'effetto di "sporcare", "imbrattare" attraverso questo genere di attacco verbale coincide esattamente con la soddisfazione "anale" (che pure sporca ed imbratta) che secondo Freud, corrisponde ad una delle fasi dello sviluppo psicosessuale pregenitale del bambino.
La "fissazione" a questa fase, ovvero la sua persistente prevalenza, nelle età successive viene considerata una "perversione".
Oggi è il turno di Franco Battiato e, volendo restare in tema, potremmo dire che l'ha fatta proprio fuori dal vaso: Battiato non si trovava nella toilette di casa sua, bensì al Parlamento Europeo, in veste ufficiale come assessore al turismo della Regione Sicilia ed ha detto testualmente riferendosi al parlamento italiano: 

"Queste troie che si trovano nel parlamento farebbero qualsiasi cosa" piuttosto che stare in parlamento sarebbe meglio se "aprissero un casino".


La presidente della Camera (che è pure una donna) Laura Boldrini, ha condannato duramente le parole dell'assessore: ora si dovrà spiegare a Battiato che esistono tempi, luoghi e circostanze adatte per ciascuna cosa: si mangia a tavola e non in cameretta, si fa la cacca nel vaso e non nelle mutandine, ci si esprime con questo linguaggio, se proprio non se ne può fare a meno, in osteria con gli amici e non in ruolo ufficiale al Parlamento Europeo ... e così avanti.
Sapete la fase di sviluppo cosiddetta sadico anale corrisponde all'apprendimento delle prime regole e, nello specifico, all'acquisizione del controllo sfinterico: e certo in vecchiaia poi spesso lo si perde di nuovo questo controllo.
A ben pensare Battiato, pur militando in quest'area sedicente portatrice di venti di rinnovamento, giovanissimo non è: che dire? Gli sarà scappata!

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