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La presidenza del Senato a Pietro Grasso



Prima ancora della comunicazione ufficiale si sollevano gli applausi del senato: i conteggi ufficiosi danno la vittoria a Pietro Grasso, probabilmente con il voto di alcuni senatori M5S (la matematica ...)
I conteggi:
Grasso 137 voti (123 della coalizione di centrosinistra ed altri 14 probabilmente dal M5S)

Schifani 117 voti

Il magistrato antimafia è il presidente del Senato italiano.

Nel suo discorso di insediamento l'elogio della nostra Costituzione "tra le più belle e più moderne del mondo"  ed  il ricordo di Teresa Mattei, morta di recente, l'ultima donna della costituente, che è stata sempre  attiva nel difendere i diritti delle donne.
Il nuovo presidente del Senato ritiene questo " un passaggio storico straordinario (...) è in gioco la qualità della democrazia (...)  una  nuova fase costituente".
Ricorda che oggi è l'anniversario del rapimento di Aldo Moro e rende omaggio alle vittime di questo episodio e di quelle  della strage di via Fani: bisogna " ridare dignità e risorse alle forze dell'ordine ed alla magistratura" .
Menziona quindi la manifestazione di Firenze per le vittime della mafia, manifestazione nel corso della quale sono stati recitati ben  900 nomi.
La sua vita, dice, è stata dedicata alla lotta alla mafia ed intende affrontare questa nuova responsabilità con "spirito di servizio" per contribuire al cambiamento  del paese.
Dichiara di seguire da sempre  uno "spirito di giustizia" e si impegna a costituire una commissione d'inchiesta per stragi irrisolte.
Fra i problemi cruciali da affrontare prioritariamente menziona: la giustizia sociale, il lavoro, la disoccupazione e  cassaintegrati, esodati, imprese ed ancora i  "giovani che vivono una vita a metà" per la disoccupazione e la precarietà.
Parla della situazione insostenibile nelle carceri  e di riforma della giustizia.
 Lo stato, dice anche, è dalla parte di chi nelle amministrazioni locali vuole garantire i servizi ai cittadini, liberandosi del malaffare.
L'Italia è nello scenario europeo uno dei  paesi fondatori e bisogna portare le esigenze dei cittadini in Europa, un'Europa che "non è solo moneta ed economia ma incontro di popoli e culture".
Menziona infine il papa e ne apprezza   l'attenzione ai bisogni delle persone,  infine porge il suo saluto al presidente della Repubblica ed alle altre personalità politiche.

Il prossimo passo da questo momento sarà la formazione del governo.

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