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Amina Tyler: "condotta immorale"

05/07/2013

Amina Tyler, una ragazzina tunisina di 18 anni,conosciuta come attivista del  gruppo Femen (al quale peraltro lei stessa dichiara di non appartenere)  è stata  arrestata il 19 maggio scorso nel suo paese  per avere imbrattato un muro vicino al cimitero con la scritta "Femen" e per essere stata trovata in possesso di una bomboletta di gas paralizzante.

La giovane  oggi è comparsa davanti ai giudici della  Corte d'Appello ed ha suscitato ancora una volta scalpore per  il gesto "di sfida" che ha voluto compiere in questa circostanza, sfilandosi il sefsari, un velo che tradizionalmente le detenute indossano in tribunale.

Amina si è informata prima della obbligatorietà o meno del velo e quindi, quando ha appreso dai suoi avvocati che indossarlo non è imposto dalla legge, lo ha tolto appena entrata in aula, figurando con i suoi jeans e la sua camicia come una qualsiasi ragazza della sua età.
L'udienza è stata rinviata all'11 luglio e la sentenza per lei ci sarà nella prossima settimana.
Al processo erano presenti anche esponenti di Amnesty International, delle donne democratiche tunisine e della organizzazione mondiale contro la tortura.
Per lei si richiede la scarcerazione. In verità non si capisce che reato sia per una ragazza di 18 anni, che vive in un paese dove gli stupri sono all'ordine del giorno, possedere una bomboletta di gas paralizzante ... ma il processo è chiaramente politico e sul possesso illecito della bomboletta potrebbe essere applicata la normativa che riguarda la detenzione di esplosivi (addirittura).
Intanto Amina è detenuta in regime di carcerazione "preventiva" (preventiva di che?): ciò che politicamente non viene accettato è il suo essere una donna capace di esprimere idee, cultura e partecipazione alla vita del paese.
La sua viene considerata una condotta immorale in rapporto all'etica ed ai costumi religiosi locali.

Sarà forse morale stuprare le donne che escono in strada per partecipare alle manifestazioni pubbliche, come di fatto è avvenuto e sta avvenendo quotidianamente nel vicino Egitto ed immorale invece possedere una bomboletta di gas paralizzante per difendersi dalle aggressioni? 


Commenti

  1. Che dire, è la solita storia, l'arretratezza culturale che fino all'altro ieri coinvolgeva anche il nostro paese, oggi la possiamo guardare per quello che realmente è: una vergogna, non per chi subisce le angherie di un potere stupido ed arrogante, ma per quegli stessi poteri che poi magari dopo molti anni si autoassolveranno con la formula "i tempi non erano ancora maturi". Eppure questi tempi sono già oggi maturi per Amina e per le tante che come lei lottano per i loro diritti.

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  2. Condivido tutto, salvo che l'arretratezza culturale coinvolge ancora oggi il nostro paese: credimi, ne ho esperienza diretta!

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    1. Io non condivido il modo in cui Amina, ma anche altri, sia uomini e donne, manifestano per i loro diritti. E' chiaro che le "loro battaglie" intendono andare nella direzione di una maggiore libertà, sia di espressione che nel modo di vivere vita. Però, va rispettata anche la libertà di altri e le loro convinzioni. Ciò che voglio dire è che se ad altri crea "imbarazzo" la nudità, allora è come "violentarli", presentandosi "indecentemente", in pubblico, "coscientemente" consapevoli di ottenere "visibilità" ... ma a quale prezzo? ... Mi dispiace, sono sì addolorato per quanto le succede, ma lo sono di più per quelle persone "costrette" loro malgrado a vedere uno scenario quanto meno vergognoso. Forse, qualcuno dirà: il fine giustifica i mezzi! Ma in questo modo si dà ragione anche a quanti chiedono per lei una dura punizione ... in nome della moralità...

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  3. Ecco: lo sapevo Jennaro ...non credo sia una questione di "moralità". Si può essere immorali e vestiti di tutto punto ed invece nudi ed innocenti. Amina è innocente, nuda o vestita che sia. Consentimi di dirlo: in questo caso l'immoralità è negli occhi di chi guarda e non può fare a meno di considerare un torace nudo femminile un mero oggetto sessuale. Mi pare di ricordare che in Cina sia considerato osceno denudare i piedi. Ti dice nulla questo?

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  4. Carissima Clara, lungi da me prendere una questione con te, l'avrei già persa in partenza :)

    Consentimi però di avere qualche dubbio sulla "innocenza" della "bambina", sai, quando esco per strada non è che ne vedo tante di ragazze che girano "nude". Ma ciò non significa che quelle "vestite" sono tutte "pie donne", questa è una condizione "personale". Comunque, usare il proprio corpo per arrivare ad un fine equivale a "vendersi", su questo non ci piove. Uguale anche le ragazze cinesi ... se usano coprire i piedi per pudicizia, non significa né che sono brave e nemmeno cattive, ognuna ha il proprio carattere a prescindere ... ;)

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  5. Carissima Clara, lungi da me prendere una questione con te, l'avrei già persa in partenza :)

    Consentimi però di avere qualche dubbio sulla "innocenza" della "bambina", sai, quando esco per strada non è che ne vedo tante di ragazze che girano "nude". Ma ciò non significa che quelle "vestite" sono tutte "pie donne", questa è una condizione "personale". Comunque, usare il proprio corpo per arrivare ad un fine equivale a "vendersi", su questo non ci piove. Uguale anche le ragazze cinesi ... se usano coprire i piedi per pudicizia, non significa né che sono brave e nemmeno cattive, ognuna ha il proprio carattere a prescindere ... ;)

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  6. Jennaro, il corpo femminile è quotidianamente reificato ed usato come una cosa: il messaggio trasmesso attraverso il corpo ha per questo un valore dirompente e provocatorio che diversamente sarebbe difficile esprimere. Il corpo qui non viene "usato", affatto, ma "vissuto" e non custodito e nascosto nella scatola dono per il maschietto di turno!! Si hai ragione: su questo argomenti cadi un pò male con me ... militanza femminista in gioventù (ovvio!).

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  7. Lo sapevo, era meglio se stavo zitto!!... :-)

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