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Lei non si piega alla trappola dell'odio!



"Lei non si piega a questa trappola dell'imbarbarimento, non si piega alla trappola dell'odio, perché se lo facesse lei perderebbe la sua battaglia culturale  e Cecile quella battaglia non la perderà!"
Con queste parole il presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, alla festa nazionale di Sel apre il dibattito intitolato "Nessuno escluso" introducendo anche l'intervento di Cecile Cyenge che di seguito presenta sinteticamente la tematica del cambiamento e dell'apertura culturale alla diversità.
Solo un'altra cosa credo valga la pena di rimarcare nell'intervento iniziale di Boldrini e si tratta della osservazione che le persone che rivestono ruoli istituzionali sono responsabili del proprio comportamento soprattutto in funzione dell'esempio culturale che offrono  ai giovani.

La tematica del dibattito verte sul problema dei diritti civili e sociali e sulle  strette interrelazioni esistenti fra i diversi aspetti del diritto.
La presidente della Camera mette l'accento sul diritto al lavoro: "la corsa al ribasso dei diritti non ci porterà fuori dalla crisi" afferma e tocca i problemi della disoccupazione, specie giovanile, degli esodati e della situazione nelle carceri.
Kyenge parla della riforma della cittadinanza che riguarda sia gli immigrati in Italia che i cittadini italiani emigrati all'estero.

Un contesto quello di questo dibattito fatto di accoglienza ed apertura. Simbolico, lungo e  ripetuto al momento dei saluti l'abbraccio tra Boldrini e Kyenge, dopo un confronto sereno e civile condotto  in un clima di rispetto.
Di questi tempi in Italia: mica poco!

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