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Incontri nell'etere, ovvero l'amicizia virtuale (poesia)

Sono ( ma dovrei dire siamo) sempre più numerose le persone che comunicano via internet: spesso si comunica senza conoscersi direttamente, senza neanche essere sicuri che l'entità con cui stiamo scambiando idee e parole sia realmente una persona fisica, con le caratteristiche che descrive di sé o invece un account fittizio, un fake, come si dice in gergo.
Non sappiamo se dietro la tastiera che ci risponde ci sia una persona in carne ed ossa, di quale sesso, di quale età,  con quale timbro di voce, quale sguardo, quale odore ... eppure dentro le parole scritte passano significati, emozioni, a volte confidenze, accade di rispecchiare nell'interlocutore virtuale una propria aspettativa e cercare soddisfazione di esigenze importanti, come l'essere ascoltati ed il potersi esprimere liberamente. Accade perfino che nascano amicizie o si rinsaldino affetti verso persone che non frequentiamo più da anni nella vita reale. Non tutto è male e neanche tutto bene, ma il contesto è inesistente, forse meglio virtuale, per cui non è infrequente che si ingeneri una certa confusione ...

In realtà non pensavo a questo quando ho scritto questi versi, un pò di anni fa, ma oggi voglio dedicarli ai miei amici virtuali: anonimi in un universo sconosciuto ....

Confusione

È privo di memoria
questo incontro ritagliato
fuori dal tempo,
in un vuoto infinitesimale,
senza spessore,
come un granello
caduto fuori
dal mio magico caleidoscopio.
Schizzo cangiante
sospeso nel vuoto.

L'aria immobile
ferma il fluire
di ogni pensiero
e le parole si infrangono
in frammenti di suoni. 

                                               

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