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Facciamole la festa! La ricorrenza dell'8 marzo.

Oggi sul sito della Casa delle Donne di Bologna sono stati pubblicati i dati relativi ai casi di femminicidio registrati nel 2013: ci sono state 134 donne morte, uccise per mano di un uomo, tutti casi in cui l'assassinio rivestiva i caratteri legati alla connotazione di genere.
A questi andrebbero aggiunti 83 tentati femminicidi e si ritiene comunque che i dati possano essere incompleti e sottostimare il fenomeno in quanto sono stati estrapolati da una revisione della stampa, che non necessariamente fornisce informazioni su tutti i casi verificatisi nel territorio nazionale.
La statistica, rilevata da un gruppo di volontarie dell'associazione Casa delle Donne, dimostra la tendenza al peggioramento del problema, con un incremento nel numero delle vittime nel corso dell'ultimo anno: la media del numero di femminicidi nei 9 anni precedenti si attesta infatti a 116. 

La tendenza è quindi verso una più estesa diffusione del fenomeno.
Questo dato potrebbe essere correlato almeno in parte con le difficoltà familiari dipendenti dalla crisi economica: la violenza generata da rabbia, frustrazioni ed insoddisfazioni legate a qualsiasi situazione di disagio tende infatti a scaricarsi verso il basso, cioè verso i soggetti più deboli ...

L'età media delle donne uccise è di 47,1 anni di nazionalità prevalentemente italiana, 89 italiane in numero assoluto (il 70%) e 45 donne di nazionalità straniera,   13 delle vittime erano prostitute.
L'assassino è un uomo generalmente di nazionalità italiana (nel 70% dei casi) 94 assassini italiani in numero assoluto e 27 stranieri: in 9 casi non si è riusciti a risalire al responsabile. 
Di solito si tratta del partner (86 assassini)  ex partner (21 assassini) o comunque di un familiare (24 assassini) della vittima. La frequenza del fenomeno tende a ridursi  al nord (45 casi) ed aumenta al centro sud (complessivamente 89 femminicidi).
Anche qui va osservato che la cosa procede parallelamente con il più alto tasso di disoccupazione femminile presente nel sud, cosa che di norma equivale a dipendenza economica e debolezza sociale (oltre che fisica). In effetti la distribuzione della casistica dimostra come il femminicidio sia strettamente legato alla violenza di genere ed a quelle forme di sovrastruttura culturale che vogliono la donna in condizione di dipendenza, inferiorità e soggezione ovvero tradizionalmente più giovane, più ignorante e priva di propri mezzi economici.
Domani l'8 marzo non è proprio o solo la festa della primavera e dell'amore, ma una occasione di riflessione sul nostro costume, sul ruolo e  e sulla identità femminile all'interno delle nostre famiglie e della società in cui viviamo ....

Commenti

  1. Vi auguro, almeno per domani, una giornata serena, senza stare a guardare tutti questi dati "catastrofici". Per queste statistiche ci sarà un mucchio di tempo durante l'anno... a proposito, bello sfondo :-)

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  2. Lo sfondo è per non dimenticare ... domani sarà la solita giornata, ma grazie del pensiero: sei davvero gentile :-)

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