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Ebola: rischio di quasi altri 7.000 contagi entro fine mese

Si torna a parlare di Ebola: il contagio nelle zone colpite, ben lungi dall'essere contenuto in seguito alle misure di quarantena, sembra anzi diffondersi più rapidamente.
Il 18 settembre sulla rivista Plos focolai è stata pubblicata una ricerca contenente una analisi statistica ed una previsione del numero di nuovi contagi entro la fine del mese molto preoccupante: i ricercatori della Arizona State University e della Harvard University hanno utilizzato un modello previsionale fondato sulle rilevazioni e sull'andamento dell'epidemia fino all'otto settembre, nei territori della Guinea, Sierra Leone e Liberia ed hanno concluso che il numero complessivo di nuovi contagi entro la fine di settembre potrebbe oscillare da un minimo di 4.400 nuove infezioni fino ad un massimo di 6.800. Inoltre è stato rilevato che le misure di quarantena non sembrano essere risultate utili nell'arginare il diffondersi dell'epidemia, ma anzi, forse a causa del sovraffollamento e delle precarie condizioni igieniche o forse per qualche variazione intervenuta nella modalità di contagio del virus, l'infezione continua a diffondersi.

Il 19 settembre l'OMS con un comunicato stampa pubblicato sul sito ha ufficializzato il coinvolgimento delle Nazioni Unite nell'emergenza Ebola: per la prima volta nella sua storia l'ONU si mobilita per una emergenza sanitaria ed approva la creazione di una missione specifica indirizzata a fornire aiuto alle popolazioni colpite ed a collaborare nei tentativi di arginare l'infezione.
Fino ad oggi le persone che si sono infettate sono 5.500 delle quali 2.500 sono morte.

La missione quindi è già attiva, secondo David Nabarro, segretario generale delle Nazioni Unite, si tratta di una emergenza senza precedenti e come tale richiede una risposta anch'essa eccezionale e senza precedenti: nelle ultime tre settimane infatti il numero di persone contagiate è raddoppiato.
Al momento non sono disponibili farmaci, essendo quelli studiati in fase di sperimentazione, e pertanto le uniche misure utili sono soprattutto di tipo preventivo, legate a specifiche precauzioni e misure igieniche adeguate.

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