In memoria di mia madre (poesia)
Quando qualcosa ti appartiene, come l'amore che ha colmato la tua essenza ed è tutto quanto puoi tenere dentro, quella cosa ritorna nei momenti belli ed in quelli bui, occhieggiando, scherzando, cantando melodie, rappresentando danze, carezzandoti il cuore. A volte quella cosa non può neanche assumere la forma di un ricordo distinto perché non è che una sensazione antica, ancestrale ed in qualche misura indecifrabile, ma stranamente la sensazione conduce ad un sentiero ed in cima al sentiero qualcuno ti aspetta ...
MADRE
Seguo pensieri vagabondi,
respirando con l'onda
che viene e si ritira,
sincrona in sottofondo,
musicando sorniona.
Increspo le mie labbra.
Si addolcisce lo sguardo.
Affondo i piedi
nella carezza umida
della sabbia fangosa,
gli occhi persi lontano
dove il blu è più intenso
e liscio
per scivolarvi piano.
Bisbiglio lentamente
l'antica litania,
cantilena,
la nenia
per cullare bambini
tra le braccia sicure
nel calore del grembo.
Madre,
sei tu la prima stella
che sorge,
specchiando il tuo sorriso
che vola nel riflesso,
la tua scintilla eterna
tra il mare e il firmamento.
....parole intrise di un sentimento di una pienezza dirompente.
RispondiEliminaComplimenti per la lirica ma soprattutto per il cuore
Grazie Patrizia, credo tu sia una delle poche che può davvero capire .... <3
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