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Investire sul futuro: lavoro ai giovani

La crisi non è alle spalle: di certo non lo è in Italia tutt'ora in recessione e con cifre critiche per Pil, disoccupazione, soprattutto quella giovanile, che continua ad aumentare, ma la crisi non è alle spalle neanche per altri paesi europei, economicamente più forti.
In una politica economica lungimirante la cosa essenziale  in questo momento è il futuro, un futuro che riguarda quindi soprattutto le prospettive della nuova generazione: la Commissione Europea per l'occupazione rileva che la ripresa economica, iniziata nella primavera dello scorso anno, è una creatura ancora fragile, per cui  le prospettive di occupazione futura restano incerte.

Una revisione dei dati disponibili evidenzia grosse differenze tra gli stati membri della UE: come situazione generale l'occupazione ed il numero di ore lavorate è in crescita nella UE a partire dalla metà del 2013 e per la prima volta dal 2011, si registra inoltre un modesto aumento dei contratti a tempo pieno ed un miglioramento per i giovani (non in Italia, ndr) cionondimeno la disoccupazione resta vicina ai livelli storicamente più elevati, ma soprattutto la disoccupazione di lunga durata continua a crescere con 13 milioni di persone disoccupate da oltre un anno, delle quali uno su tre è disoccupato da più di due anni.

Per i giovani la situazione è migliorata nella maggior parte dei paesi membri, ma persistono elevati livelli di disoccupazione in paesi come la Spagna e la Grecia (ma anche l'Italia).
Domani, 8 ottobre ci sarà a Milano un incontro dei leader della UE impegnati sul versante della occupazione e che stanno cercando di portare avanti il programma di garanzia per i giovani (principio approvato nel 2013 dai paesi UE).

La possibilità di svolgere tirocini ed apprendistati migliora le opportunità di lavoro per i giovani e l'incontro di domani potrebbe essere un'occasione per dare impulso alla implementazione delle garanzie per i giovani nei diversi paesi.

Oggi la Commissione Europea ha proposto un finanziamento di 7,2 milioni di euro dal fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (EGF) per dare il via in Grecia ad una struttura di programmi intesi a facilitare l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, attraverso specifici percorsi formativi: il costo totale del programma di training per i giovani  greci  sarà di 12 milioni, di cui 7,2 finanziati dall'EGF.





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