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Istat: crescono ancora la disoccupazione ed il precariato

Secondo i dati rilevati e pubblicati oggi dall'Istat continua inarrestabilmente la crescita del numero di disoccupati, sia su base mensile che trimestrale, ma al tempo stesso continuano ad aumentare anche i rapporti di lavoro cosiddetti a temine, vale a dire precari.
Nel dettaglio:
  • Disoccupazione: i disoccupati nel mese di ottobre 2014 sono 3 milioni e 410.000 in aumento del 2,7% rispetto a settembre ed addirittura del 9,2% su base annua. Nel dato trimestrale invece i disoccupati nel terzo trimestre 2014 (luglio-settembre) sono aumentati del 5,8% nel valore tendenziale: quindi una crescita costante senza soluzione di continuità. Il tasso di disoccupazione globale è del 13,2% nel mese di ottobre 2014 quindi in aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell'1% nel confronto tendenziale.
  • Disoccupazione giovanile: in ottobre 2014 sono disoccupate 708.000 persone nella fascia d'età tra i 15 ed i 24 anni, con un aumento dello 0,1% rispetto a settembre e dello 0,7% rispetto ad ottobre dello scorso anno. In questa fascia d'età la percentuale di disoccupati ha raggiunto il 43,3% con un aumento dello 0,6% rispetto al mese precedente e dell'1,9% nel confronto tendenziale (ottobre 2013).
  • Lavoro precario: per il secondo trimestre consecutivo si conferma l'aumento dei dipendenti a tempo determinato (quelli senza diritti: non c'è bisogno di licenziarli, basta non richiamarli e rinnovare il contratto) la precarietà aumenta del 6,7% . Aumenta anche il numero dei cosiddetti collaboratori del 5%.
Questi dati non hanno bisogno di alcun commento ed è anche vero che essendo così poco confortanti scoraggiano la gente: oggi sono in molti a cercare una difesa dalle deprimenti notizie di economia, attraverso il più elementare meccanismo della rimozione
Rimuovere tuttavia non basta: è necessario cercare soluzioni serie, senza il lavoro ed il rispetto del lavoro non è possibile costruire nulla, tanto meno un paese.

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