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Informazione e politica in Italia. Rapporto Demos

Significativa ed in qualche misura intrigante la ricerca pubblicata oggi da Demos che ha studiato la correlazione tra le variabili rappresentate nella popolazione italiana dall'area di appartenenza politica con i mezzi di informazione utilizzati: il presupposto da cui si parte è quello che ormai l'informazione è ibrida ovvero ottenuta in parte attraverso la rete, le testate on line ed i social, in parte attraverso la televisione ed ormai in minore misura dalla carta stampata, giornali sia quotidiani che settimanali oppure infine attraverso la radio.

Le tabelle presentate nella ricerca mettono a confronto prima l'andamento nel tempo delle fonti di informazione e quindi la frequenza delle fonti utilizzate in rapporto all'area politica di appartenenza: ne risulta un quadro interessante e per alcuni aspetti rivelatore.



  • Televisione: si mantiene comunque in testa alle classifiche ed è utilizzata quotidianamente oggi nel 2014 dall'81% degli intervistati, contro l'80% del 2013 - 2012 e quindi in leggera ripresa dopo il calo rispetto agli anni precedenti. Era infatti il mezzo privilegiato per l'84% nel 2011 e per l'87% nel 2007.
  • Internet: il 49% degli intervistati nella statistica 2014 usa la rete ogni giorno, prevalentemente per leggere testate on line: il dato è in crescita costante dal 2007 (25%) 2011 (39%) 2012 (40%) 2012 (47%).
  • Radio: si difende con un uso quotidiano per il 39% degli intervistati e l'andamento negli anni ha registrato solo piccole variazioni dal 41% nel 2007, attraverso il 38%, 34% e 40% degli anni 2011, 2012 e 2013.
  • Giornali: leggono tutti i giorni un quotidiano il 24% delle persone ed il dato è in costante diminuzione. Era il 30% nel 2007, il 28% nel 2011 ed il 25% sia nel 2012 che nel 2013. In effetti tende ancora al calo dopo un biennio di stabilizzazione.

L'utilizzo di internet è soprattutto finalizzato alla informazione e partecipazione: il 64% lo utilizza per leggere i quotidiani on line, il 59% per partecipare ad un social o ad una community, il 43% per essere parte attiva di discussioni e confronti politici.

Sulla totalità dei naviganti in rete attivi  prevalgono gli aderenti al M5s presenti per il 58%, seguiti dai leghisti con il 48% quindi dagli aderenti al PD con il 45% ed infine dai votanti di FI con il 16%.
Il 70% degli intervistati considera la rete uno strumento utile per denunciare o criticare la politica (molto utile per il 31% ed abbastanza utile per il 39%).
Quanto alla credibilità dei media tradizionali sono in crescita nelle valutazioni comparate dal 2009 ad oggi:
Rainews24 con un bilancio positivo del + 13% di persone che lo considerano attendibile (dal 33% del 2009 al 46% del 2014) quindi il tg la7 con un attivo del + 3%, dal 43% al 46% nello stesso lasso di tempo ed infine ancora in attivo sky tg 24 con un + 9% dal 27 al 36. Tutti gli altri tg invece sono in calo di credibilità e vengono considerati meno attendibili: la palma in negativo va a studio aperto di Italia 1 con il - 17% tallonata dal tg di Rai2 e tg di canale 5 e tg3 regionale col - 13%.

I votanti M5s conferiscono maggiore attendibilità ai notiziari di tg3, Rainews 24, La7 e tg regionali, i votanti PD al tg3, rainews24, La 7 e Rai 1, i votanti FI a Rai 1, tg canale 5 e Rete 4 mentre i leghisti prediligono sky, rainews,e canale 5, oltre naturalmente ai tg regionali.
Il 65% degli intervistati considera irrilevanti i confronti politici televisivi ai fini della formazione di una propria opinione, perché finiscono per essere troppo spesso litigiosi e poco chiari.

Profili della informazione:

  • i telecentrici, quelli cioè che usano ogni giorno solo la televisione per informarsi, sono il 23%
  • i net-ibridi, ovvero coloro che utilizzano più di una tipologia di fonte informativa sia la rete che almeno un media tradizionale, sono il 44%.
  • i tradizionali sono il 28%
  • ed infine i net-informati, vale a dire quelli che utilizzano esclusivamente la rete sono il 6%.
Profili di voto politico:
  • votanti FI prevalentemente telecentrici (31%) e tradizionali (34%).
  • votanti M5s prevalentemente net-ibridi (56%) e net-informati (15%)
  • votanti Lega prevalentemente net-ibridi (60%)
  • astenuti dal voto prevalentemente tradizionali (34%) e net-ibridi (37%)
  • votanti PD prevalentemente net-ibridi (45%) e tradizionali (26%).


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