Avviso

Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

Nome

Email *

Messaggio *

Sciopero generale, ovvero: principi di geometria euclidea

La matematica è l'anima di tutto e soprattutto della politica: in tempo di elezioni, tutti stanno a fare le conte dei voti e dei seggi o poltrone che dir si vogliano, con capacità di calcolo tanto complesse da fare invidia alle signore di rimpetto che a fine mese mettono alla prova le scarse competenze acquisite nel corso di studi della scuola primaria ed eroicamente tentano la mission impossible, ovvero quella di far quadrare i conti familiari.
Il guaio è che i soldi non ci stanno ed, essendo oggetti inanimati e pertanto diversamente intelligenti rispetto agli esseri umani, non si lasciano ipnotizzare dalle propagande e dalle belle parole in tivù (a differenza degli elettori) e di conseguenza se non ci stanno non ci stanno e basta, contrariamente ai voti che invece, avendoci le giuste amicizie si comprano con 50-80 euro a famiglia.

Da quanto sopra si deduce che il compito della casalinga appena alfabetizzata è molto più difficile e frustrante di quello dei nostri politici, dei quali in verità c'è da dire che, non avendo di meglio da fare, non si dilettano solo con l'aritmetica, ma giocano volentieri anche con la geometria  e magari con un pizzico di onnipotenza si immaginano perfino di poterla cambiare.

C'è stato nel passato recente chi dall'alto della cattedra universitaria pensava di poter abolire nell'ambito dei rapporti topologici la destra e la sinistra, corrispondenti nella rosa dei venti all'est ed all'ovest e tanto era il carisma e l'influenza, che piuttosto che contraddirlo (il professore) i tapini sinistri si rifugiarono nelle postazioni di alto e basso, restando in basso ovviamente, non essendo propriamente così acculturati.
Ma bando alle chiacchiere! Inutile rivangare le tristezze del passato, torniamo alla geometria dei giorni nostri: la disquisizione accademica si svolge in occasione dello sciopero generale di oggi, tra il premier Renzi e il segretario CGIL, la Camusso (voi mi perdonerete se dico segretario, ma dai tempi di Berlusconi in poi la parole segretaria ed infermiera hanno assunto una sfumata connotazione equivoca nella lingua italiana e pertanto, con buona pace della Boldrini, qui tratteremo Camusso da segretario CGIL).

Insomma Renzi dice che lui tira dritto, ovvero segue la linea retta (attenzione al concetto!) e Camusso ribatte che anche i sindacati sono capaci di andare dritto e bisognerà crederle perché ad andare dritto non ci vuole poi un granché: come si ricorderà un corpo tende a conservare il proprio stato di quiete o di moto rettilineo ed uniforme finché non intervenga una forza a modificarne lo stato (sarebbe il primo principio della dinamica quello di Galileo) e pertanto il corpo di Renzi conserva il proprio stato di moto rettilineo ed uniforme: che ci vuole?

Ma il punto non è questo: assodato che il nostro premier  segue precisamente una linea retta, voi dovreste sapere o imparare che un postulato geometrico spiega che per due punti può passare solo una ed unica linea retta, eh si!
Questa caratteristica della retta viene proprio data in definizione e perciò non c'è storia!
A rigore di logica se la retta governativa passa per i due punti rappresentati da Renzi e da Berlusconi, a meno che Camusso non voglia allinearsi su quella riga per essere uno degli  altri infiniti punti appartenenti alla stessa retta, non c'è pericolo che la retta possa raggiungerla in alcun modo.
Per la cronaca stiamo parlando di rette e non di triangoli (perché se c'è di mezzo Berlusconi è sempre meglio precisare).
Dunque se Camusso tira dritto a sua  volta seguirà una diversa retta con un percorso che potrà rivelarsi incidente (ipotesi temuta da Napolitano) o parallelo... purché poi non si inventino le convergenze parallele!
Non so perché questo mi ricorda qualcos'altro, ma me lo risparmio: con tutte queste digressioni il garbuglio di rette curvilinee in testa alla signora di rimpetto con i numeri che le ballano sul foglietto richiede un intervento di liquidità immediata, i 50 euro del voto?

Commenti

  1. Ho l'idea che effettivamente le due rette rimarranno parallele... Interessante notare però come in tutte le digressioni Berlusconi abbia sempre un ruolo da..." giullare"!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Queste due rette si muovono nello stesso territorio, pardon elettorato, insomma potrebbero facilmente essere incidenti o creare l'incidente, insomma quella cosa là... Buonasera lexpensatorelaowai ...

      Elimina

Posta un commento

Allora? Vuoi dirmi che ne pensi?

Grazie per ogni contributo, tieni solo presente che:

* I commenti non inerenti l'argomento del post verranno considerati messaggi personali e privati.
** I commenti contenenti link verranno considerati spam.
*** I commenti contenenti insulti, volgarità e/o attacchi personali a chiunque, non verranno affatto considerati.

I tre generi di commenti sopra elencati non saranno pubblicati o, se erroneamente pubblicati, verranno rimossi appena possibile.

Grazie a tutti per la lettura ed il tempo dedicato al post.
Grazie a quelli che lasceranno una traccia del loro pensiero.

Potrebbero interessarti anche:

L’ombra di Peter Pan

Chiacchiere e tabacchere e’ lignamm o’ Banco ‘e Napule nun ne ‘mpegna!

Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati

"Ire piro e nun facive pere, mò ca si santo che miracule vuò fa'?". Un proverbio antico.

L'antica saggezza dei proverbi: "O munn è comm un so fà 'ncapa"