Avviso

Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

Nome

Email *

Messaggio *

Il mistero della mamma scomparsa (parte tredicesima)

La vita di Leonarda a partire da quel momento fu un duro percorso in salita: cominciò a lavorare come bracciante e lavorava in nero, visto che non aveva neanche documenti e lei stessa non era in grado di risalire il sentiero della sua memoria fino alle proprie origini.
In realtà anzi le accadeva di dimenticare spesso molte cose, specialmente quando aveva qualcuno dei suoi mancamenti: era una cosa che cercava di nascondere e dissimulare per quanto possibile, perché le era capitato anche di essere mandata via dal lavoro senza troppi complimenti, quando qualcuno si era accorto del suo problema. Non capitava spesso, ma specie se si sentiva affaticata o nei momenti in cui temeva, sperava, amava con tutta l'intensità delle forze del suo animo, allora le accadeva di vagare come in sogno, conversare con fantasmi sconosciuti, dimenticare ed estraniarsi del tutto da quanto le accadeva intorno: quando era sopraffatta dalle emozioni sveniva, ma questo solo di rado, per lo più viveva il suo sogno fino a risvegliarsi con gli occhi sbarrati sulle distese di terra e sulla campagna che la circondava.
Si spostava con le stagioni da un luogo ad un altro e fu così presa dalle difficoltà della sopravvivenza quotidiana che ancora una volta dimenticò quale fosse la sua meta: in effetti non ricordava di averne mai avuta una, ma conservava la vecchia foto anche se, continuando a vagabondare, dopo alcuni anni ne dimenticò l'origine.

Sapeva dentro di sé che doveva trattarsi di qualcosa di importante, ma ecco: ora aveva promesso al suo amico Alfonso di andare con lui al ballo organizzato per la vendemmia e doveva trovare il modo di agghindarsi. Dormiva a quel tempo in un casolare attrezzato per le braccianti e non aveva che acqua fredda per lavarsi, però l'eccitazione per l'appuntamento le faceva sembrare tutto attraente ed anche l'acqua risultò  tonificante: rabbrividiva e rideva sotto lo scroscio della fontana mentre andava massaggiando il sapone sulla pelle e sui capelli.


Forse si, forse era un po' innamorata anche se nella sua immemore ingenuità sembrava non rendersene conto come una bambina che ancora non capisce queste cose.

Indossò l'unico abito che possedeva e le scarpe, che le erano costate parecchia fatica, ancora quel filo di rossetto, che le parve malizioso ed audace e quindi si avviò verso la piazza  del paese.
Molta gente, luci accecanti e tanta confusione, un palco dove alcuni musicisti suonavano e poi davanti le coppie che ballavano: dov'era il suo Alfonso?


Si guardava intorno facendosi un po' di spazio nella calca, poi sentì una mano fermarle il braccio:

- Leonarda sei qui, ti aspettavo! -
Ballarono fino allo stremo e nelle brevi pause Alfonso le portava un bicchiere di vino bianco.
Quando la musica finì si allontanarono nella campagna: lui voleva riaccompagnarla, ma da quel momento di Leonarda nessuno  seppe più nulla. Qualcuno dice di averla vista vagare nella notte fino allo strapiombo sul mare, qualcuno dice che il padrone dei vigneti la ritrovò sugli scogli e le diede segreta  sepoltura per non avere noie con la legge, dato che era una bracciante in nero e senza documenti, qualcuno dice che Alfonso ne abbia approfittato, ma noi di lei non abbiamo più saputo nulla di certo, solo se ne è persa ogni traccia.

Nel paese poco distante intanto Marco cresceva... gli anni continuavano a passare...

Commenti

Posta un commento

Allora? Vuoi dirmi che ne pensi?

Grazie per ogni contributo, tieni solo presente che:

* I commenti non inerenti l'argomento del post verranno considerati messaggi personali e privati.
** I commenti contenenti link verranno considerati spam.
*** I commenti contenenti insulti, volgarità e/o attacchi personali a chiunque, non verranno affatto considerati.

I tre generi di commenti sopra elencati non saranno pubblicati o, se erroneamente pubblicati, verranno rimossi appena possibile.

Grazie a tutti per la lettura ed il tempo dedicato al post.
Grazie a quelli che lasceranno una traccia del loro pensiero.

Potrebbero interessarti anche:

L'antica saggezza dei proverbi: "O munn è comm un so fà 'ncapa"

Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati

L’ombra di Peter Pan

Il riso fa buon sangue

Chiacchiere e tabacchere e’ lignamm o’ Banco ‘e Napule nun ne ‘mpegna!