Avviso

Attenzione: questo è un blog antifascista ed antirazzista. Gli esseri umani sono tutti benvenuti. Grazie per la visita!

Nome

Email *

Messaggio *

La palude (poesia)

I maledetti ed i dannati, il buio dell'umano, come creature inconsapevoli, che non hanno assaggiato il frutto proibito e non conoscono la luce, ma solo la penombra misteriosa, sotto la fitta vegetazione del sottobosco, solo i fanghi infidi e scivolosi della palude e si muovono affidati agli aliti d'aria:  ad essi si svela un segreto della vita che il sole non è mai riuscito a carpire. A loro in un percorso contorto e morboso corre la fantasia, di loro si narra in mille libri, ma  esistono strade senza memoria. 



LA PALUDE

Spiriti dannati 
ed innocenti 
spersi nella palude,  
incedono ignari 
e non sanno.


Sono nel respiro 

greve dell'aria, 
nello stupore
celato 
di vita brulicante,
come incubati
nel ventre
della stessa terra
che li inghiotte.


Echeggiando 

una voce
senza risonanze,
seguono la traccia
fino al precipizio
e fino al cielo.

Commenti

Potrebbero interessarti anche:

Chiacchiere e tabacchere e’ lignamm o’ Banco ‘e Napule nun ne ‘mpegna!

Rigurgiti fascisti

Sradicare le erbacce

La Guerra, la Peste e la Carestia

Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati